domenica 26 marzo 2017

Le nostre anime di notte

Se io leggo la parola "Anima" è finita ... mi lascio rapire proprio. Dove c'è Anima c'è bellezza, dove c'è Anima c'è amore, dove c'è Anima c'è sensibilità. Adoro la canzone di Biagio Antonacci, che mi piace tanto anche usare come saluto per le belle persone che conosco e che fanno parte della mia vita: "Buongiorno Bell'Anima" ... perchè poi, parliamoci chiaro, le belle Anime hanno sempre tanto da dare ed e' sempre un bene incontrarle. Detto ciò potete capire come io possa essere stata attratta da questo libro. In verità, la prima persona che mi ha parlato di questo libro e di questo scrittore, che non conoscevo, è stata la mia amica/sorella Cristina. E in genere i libri che mi consiglia lei sono sempre azzeccati per me ... poi ho letto su Tutto Libri che parlava proprio di questo libro attribuendogli anche un certo successo e poi, c'era nel titolo la parola magica. Non mi serviva nient'altro per convincermi a leggerlo. E mi è piaciuto. L'ho trovato molto delicato nella scrittura, nei modi e nella storia, anche se qualcosina io l'avrei cambiata. Ma arrivando alla fine posso solo dire che mi sento di dare un bel voto a questo libro che si legge anche abbastanza in fretta in quanto non è molto spesso e scritto scorrevolmente. Ho scoperto poi che questo è un libro postumo dell'autore ma che prima di questi ha scritto anche una trilogia di cui si trova una trama al fondo di questo libro e devo dire che mi ha incuriosita alquanto e pensando che fra un po' sarà il mio compleanno chissà ... questo piccolo "suggerimento" potrebbe essere un spunto per chi volesse regalarmi un libro...

Le nostre anime di notte
di 
Kent Haruf
NNEditore
€. 17.00

" Amo questo mondo fisico.
   Amo questa vita insieme a te.
   E il vento e la campagna.
   Il cortile, la ghiaia sul vialetto.
   L'erba. Le notti fresche.
   Stare a letto al buio
   a parlare con te.

E' nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me?
Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.

Dopo la Trilogia della Pianura, Le nostre anime di notte è il sigillo perfetto all'opera di Kent Haruf, uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea."

Kent Haruf (1943-2014) è stato uno dei più grandi scrittori americani. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. I volumi della Trilogia della Pianura, Canto della Pianura, Crepuscolo e Benedizione sono usciti per NNE nel 2015 e 2016. Le nostre anime di notte, uscito postumo, è sempre ambientato nella cittadina immaginaria di Holt, Colorado. Da questo libro è stato tratto il film omonimo, che ha per protagonisti Robert Redford e Jane Fonda.

   


mercoledì 15 marzo 2017

COME HAI DETTO CHE TI CHIAMI?

Foto mia
...Fabrizia ;-)  eh sì, lo so che c'è di meglio. Lo so che chiamarsi Francesca, Barbara o Silvia è tutta un'altra cosa ma che ci posso fare. Nulla.... A parte gli scherzi e a parte il mio nome riflettevo anche sul fatto che i miei amici realizzano i loro sogni anche per me. Sì perchè sono sempre di più i miei amici che scrivono libri...io il mio ce l'ho lì, tranquillo tranquillo nel cassetto e non ha nessuna voglia di uscire e allora che faccio leggo i libri di Nadia, di Stella, di Redaz, di Max e della Simo... ehhhh la sciura Simo. Ne vogliamo parlà??? No perchè intanto lei e Toscana, di Pisa, se non erro e già questo fatto da solo ha il suo perchè. Io come tutti sanno sono Toscana inside sicchè ... poi lei, la mi fà ridere, ma proprio di gusto. Perchè è ironica, sfavillante e sprizza energia da ogni poro anche se c'ha la mia età e io, dopo una serata in piscina a far vasche a dorso sono sfrantecata tutta. E poi la Simo c'ha un blog, mica misero e porello come questo. Lei la si segue perchè leggi un suo post e ti risolleva il morale (andate sù, se non l'avete già fatto a curiosare A casa di Simo!!!) e poi è sposata con un Santo e cos'altro vi devo dire. Ahhhh sì, che se la leggi ti ricorda molto Sophie Kinsella, ma la nostra è italiana, scrive come mangia ed i suoi libri hanno copertine favolose.... Voi penserete che sono un po' paracula con tutti sti complimenti e invece no! Scrivo tutto ciò ed è tutta farina del mio sacco. La Simo a me piace assai e il mio sogno, (scrivere un libro a parte!!!) è quello di salire su un treno, arrivare a Firenze, ma anche a Pisa va bene, e passare del tempo con lei e Lucia, la mia adorabile Florence71 ... sarebbe uno spasso e già so che sarebbero giorni passati con Amiche con le quali si può parlare di tutto e anche riderci addosso tutte insieme....Comunque, io ve lo dico. Questo è l'ultimo romanzo (per ora, di Simo, alias Simona Fruzzetti) e dovete leggerlo perchè, già so, che Giulia Agrippina Augusta conquisterà anche voi!

COME HAI DETTO CHE TI CHIAMI
di 
SIMONA FRUZZETTI

"Giulia fin da piccola ha dovuto fare i conti con qualcosa di scomodo: il suo nome che non è semplicemente Giulia, ma Giulia Agrippina Augusta. Appassionata conoscitrice del significato dei nomi, figlia di un insegnante di storia e di una istruttrice di pilates vegetariana fissata con la forma fisica, vive in un appartamento della nonna insieme al fratello gemello.
La comparsa di Erika, nuova fidanzata del fratello, e l'arrivo di Valerio, nuovo coinquilino, scombineranno le carte e l'equilibrio già precario della sua vita. Tra scontri per lo spazio della casa, gelosie, tradimenti e prese di coscienza, Giulia riuscirà nella difficile impresa di collocare al posto giusto tutti i pezzetti dell'intricato puzzle famigliare e a ricredersi sull'idea dell'amore. Situazioni comiche, scene grottesche e personaggi bizzarri fanno da cornice a una commedia romantica, ironica e frizzante dove la famiglia ne esce protagonista in ogni sua sfaccettatura.

Simona Fruzzetti si afferma come autrice self-publisher con due romanzi di successo: Il male minore (2013) e Chiudi gli occhi (2014). Nel febbraio 2015 esce per Piemme Mi piaci, ti sposo e a luglio dello stesso anno il seguito, Parigi mon amour, entrambi inseriti nella collana digitale In Love. In passato ha vinto numerosi premi letterari e ha curato una rubrica su un portale tutto al femminile.
Vive in provincia di Pisa dove, oltre alla scrittura, si occupa della sua famiglia, di giardinaggio e di fa seguire una dieta, senza successo al suo gatto obeso.
E' possibile contattarla all'indirizzo e-mail simona.fruzzetti@outlook.it o sui suoi profili social. Vi risponderà con piacere."

P.S: ... io li ho letti tutti!!! ;-)

mercoledì 8 marzo 2017

8 Marzo ...

Immagine mia


Io è così che ci vedo noi donne: libere, maestose e serene.
Auguri a tutte!!! 

lunedì 6 marzo 2017

UN GRAMMO D' AMORE

Ho conosciuto Nadia circa 3 anni fa ... mese più mese meno, anzi, se non ricordo male era più o meno in questo periodo. Lei era a casa di una mia amica e cucinava per noi per dimostrarci la validità dei prodotti che, ai tempi vendeva. La ricordo ancora, camicia azzurra, jeans e grinta da vendere. La guardavo ammirata e spaventata allo stesso tempo. Di norma le persone sicure di sè mi spaventano e non amo i toni di voce quasi "aggressivi" ... Quanto ero lontana dalla verità non l'avrei scoperto se non anni dopo, cioè praticamente ora. Da quella prima volta siamo andate oltre, ho fatto cucinare Nadia a casa mia un paio di volte e sempre di più la mia "diffidenza" si affievoliva. Sono una persona "di pancia" ;-) io e "di pancia"sentivo che non dovevo fermarmi all'apparenza ma continuare ad andare oltre e così abbiamo organizzato cene coinvolgendo anche i mariti e i bimbi. Nulla di strano, un rapporto stava nascendo e provando a crescere. Io non lo sapevo ma c'era un enorme "segreto" tra noi e oggi posso dire che se anche non lo conoscevo lo avvertivo e mi frenava. Per un anno poi il nulla. Io ho avuto un 2016 difficile e, complici problemi col telefono, per un anno per Nadia non ci sono stata. Lei mi chiamava, io non vedevo le chiamate, non la richiamavo e i mesi passavano. Ma tant'è ... quando qualcosa c'è ed è forte non si ferma davanti a nulla. Ci siamo ritrovate e Nadia realizza un sogno che è anche il mio "scrivere un libro". Questo libro. E da lì è un fiume in piena. Mi racconta e si racconta e mi chiede di leggere il libro in anteprima per vedere se ci sono errori. Lo faccio ma lo leggo con freddezza (ma di questo ne sono consapevole solo oggi), correggo qualche errore di battitura mi emoziono alla storia ma non riuscivo a collegarla alla Nadia che io conoscevo. La superficialità è veramente una brutta bestia e me ne vergogno e me ne scuso anche pubblicamente con Nadia. Poi arriva il fatidico giorno. Sabato 4 marzo alle 16.30 vado alla presentazione del libro. Non mi voglio nascondere e dirò esattamente come stanno le cose. Sono arrivata in quella chiesetta sconsacrata, ho visto Nadia elegantissima, come sempre e sicura di sè come sempre e di primo impatto mi sono infastidita. Nadia non volermene ma mi sentivo a disagio. Ero lì alla presentazione del tuo libro, si stava per parlare di anoressia/bulimia, si stava per parlare di quello che sei stata tu e io continuavo a non riconoscerti, a non saper collegare quell'immagine di te elegante, spavalda e sicura a quella persona di cui parli nel libro. Poi finalmente tutto è cominciato ed è arrivato lo schiaffo, diretto, in pieno viso. Ti ho vista finalmente Nadia. Ti ho vista fragile, ti ho vista vera e ti ho visto ragazza. Ma non mi bastava ancora, a casa ho riletto tutto il tuo libro e l'ho fatto tutto d'un fiato ad alta voce. Volevo sentirmi, volevo sentire mentre io mi affacciavo al mondo come una ragazzina come invece al mondo ci stavi tu. Io crescevo, tu vomitavi, io mi divertivo e tu entravi ed uscivi dagli ospedali. Io mi lamentavo che i miei genitori non erano più insieme ma mai una volta mi hanno fatto sentire non amata e mai mi è passato per la mente di chiedere il loro aiuto facendo del male a me mentre tu invece ti stavi infliggendo il peggiore dei mali. Ti precludevi quella che deve essere per chiunque l'età più bella. Quella che non tornerà mai più. Non so se questo mio scritto vale come recensione del libro ma concludo dicendo che questo libro lo devono leggere tutti, ma proprio tutti. Tocca le nostre corde più profonde. Fanno emergere quanto coraggio ci vuole per ammettere di essere malati, per chiedere, anzi per urlare aiuto e sperare che qualcuno ci senta e quanto coraggio ci vuole per mettere nero su bianco quello che siamo stati e quello che da ora in poi saremo, profondamente segnati da quello che è stato. Vorrei scrivere tante cose ma non mi vengono. Vorrei dirti tanti cose ma non so da dove cominciare per cui ti dirò la cosa più ovvia ma proprio perchè ovvia immensamente vera. Sono fiera di te Nadia, e per qualunque cosa tu abbia bisogno per portare avanti il tuo progetto io sono qua per te e con te!
Con affetto Fabrizia
P.S: Più che una recensione questa è una lettera aperta a te, che sei speciale. Spero vada bene lo stesso!!!

Le nostre anime di notte

Se io leggo la parola "Anima" è finita ... mi lascio rapire proprio. Dove c'è Anima c'è bellezza, dove c'è Anima c&#...